Il romanzo più dissacrante di sempre. Pacifista senza volerlo. Carlo Annese - GQ
Era dai tempi di «Comma 22» che nessuno raccontava con un umorismo così scatenato lo sforzo di restare sani di mente in mezzo alla dilagante follia della guerra. Ring Lardner Jr.
«Il MASH, il Mobile Army Surgical Hospital, ovvero ospedale chirurgico da campo, era di stanza sul 38° parallelo in Corea. Erano i migliori chirurghi da campo dell’esercito, ma anche i più fuori di testa». Veniva lanciato così, nel 1968, questo romanzo scatenato e irriverente, che racconta le avventure di tre giovani medici militari tanto meticolosi in sala operatoria quanto indisciplinati, burloni e goderecci appena ne escono: sono «Occhio di Falco» Pierce, «il Duca» Forrest e «Trappolone» John, incorreggibili goliardi sempre pronti a lanciarsi in rocambolesche iniziative quando si tratta di sbarazzarsi di un collega cialtrone, umiliare un superiore spocchioso o aiutare un amico. Attorno a loro, una girandola di personaggi altrettanto indimenticabili: il cappellano dalla bevuta facile, il cavadenti pokerista, la capoinfermiera procace e inflessibile, il telegrafista le cui orecchie a sventola funzionano meglio dei radar.
Politicamente scorretto, esilarante e surreale (benché basato su vicende realmente accadute), MASH è un libro di culto: accolto da uno strepitoso successo commerciale, ha ispirato l’omonimo film di Robert Altman (Palma d’Oro a Cannes nel 1970) e uno dei telefilm di maggior successo nella storia della televisione americana.
Leggi un estratto«Ecco la mia idea», disse Occhio di Falco, «sgobbiamo il più possibile quando c’è da lavorare e cerchiamo di surclassare gli altri medici. Così avremo abbastanza potere per fare quel cazzo che ci pare il resto del tempo».
«Oh, la vuoi sapere una cosa, Occhio di Falco?», disse il Duca. «C’hai una bella testa».