Gli innocenti
Il libro che avete in mano brucia. Matteo Nucci
Pubblicato per la prima volta nel 1961, Gli innocenti fu accolto con lo sconcerto e l’entusiasmo di qualcosa di incredibilmente innovativo. Il Principe, Faccia d’angelo, Carambola, Ciambella e Rossetto sono i protagonisti di cinque storie che s’intrecciano a formare un’opera corale: «ragazzi di vita» le cui vicende si svolgono nella Lima degli anni Cinquanta, nei suoi quartieri che si vanno modernizzando, nei bar dove impazzano i primi jukebox. L’irrefrenabile sessualità di un’adolescenza vivida, l’ambientazione urbana, il linguaggio veloce e divertente, spezzato e sconcio, sono gli ingredienti che hanno determinato l’affermazione di un classico che oggi viene studiato nelle scuole peruviane. Dopo il successo di Niente miracoli a ottobre, un altro gioiello letterario firmato Oswaldo Reynoso.
Cappellino scarlatto. Capelli neri scompigliati sulla fronte. Occhi tristi da bambino. Sigaretta che pende, che pende dalla bocca. Giubbotto rosso e pantaloni neri. Ciambella. E Ciambella è davvero un ragazzino. Non lo dico solo io. No, sul serio, non riesce a nascondere la sua età: sedici anni, anche se lui sogna di essere adulto, subito. Urgentemente.
Oswaldo Reynoso