Il pozzo
Il pozzo è l’esordio di Juan Carlos Onetti: scritto nel 1939, in un fine settimana in cui l’autore aveva smesso di fumare, viene tradotto ora per la prima volta in italiano. Anche se ammette di non saperlo fare, Eladio Linacero decide di sedersi a raccogliere le sue memorie, perché «un uomo, quando arriva a quarant’anni, deve scrivere la storia della sua vita, soprattutto se gli sono capitate cose interessanti. L’ho letto non so dove». Così ha inizio Il pozzo, come un bilancio, la presa di coscienza del presente. Pessimista, scettico e cinico, Linacero è il personaggio onettiano per eccellenza – che più si immerge nei propri ricordi più si distacca dalla realtà – e questo breve romanzo racchiude tutte le caratteristiche che i lettori di Onetti amano della sua prosa e della sua rappresentazione del mondo: quella delicatezza con cui l’autore trasforma in meraviglia ogni genere di miseria umana.
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Ho smesso di scrivere per accendere la luce e riposare gli occhi che mi bruciavano. Dev’essere il caldo. Ma oggi voglio qualcosa di diverso. Qualcosa di meglio della storia di quel che mi è successo. Mi piacerebbe scrivere la storia di un’anima, di lei sola, senza gli avvenimenti con cui, volente o nolente, ha dovuto mescolarsi.
Juan Carlos Onetti