Roberto Bolaño
I cani romantici
Nelle poesie che compongono I cani romantici – scritte in Catalogna tra il 1980 e il 1998 – convivono gli elementi narrativi che qualche anno più tardi avrebbero reso Roberto Bolaño immortale nelle Lettere: entriamo in un mondo fatto di detective e poeti, dove fanno capolino allo stesso modo Daniel Defoe, Nicanor Parra e Sam Peckinpah, in cui Barcellona e Città del Messico appaiono come poli opposti e sempre coesistenti nell’immaginario dell’autore.
Tanto poetica è la prosa di Bolaño, quanto narrativa è la sua poesia, in una commistione di generi che punta a un unico obiettivo: la parodia dei generi stessi, a favore di un’immaginazione che è al tempo stesso quotidiana e visionaria.
Così, i quarantatré componimenti che formano il volume raccolgono e ricostruiscono in modo caleidoscopico le riflessioni e le esperienze dello scrittore alla luce dei suoi spostamenti tra Cile, Messico e Spagna, donando al lettore l’immagine perfetta della fucina di idee che negli stessi anni avrebbe dato vita ai Detective selvaggi.
“Il talento e l’originalità di Bolaño sono capaci di aggiungere carne a Borges, politica a Rodolfo Wilcock, struttura a Nicanor Parra.”Andrés Neuman