John Updike
Vita e avventure di Henry Bech, scrittore
Al pari di Harry Angstrom detto Coniglio, protagonista di alcuni suoi celebri romanzi, Henry Bech è un brillante personaggio che ha accompagnato tutta la vita e la carriera di John Updike, uno degli autori americani più letti e più tradotti del ventesimo secolo.
Dalla sua prima apparizione sul New Yorker nel 1964 fino al lungo racconto inedito che chiude questa saga, i lettori hanno conosciuto e imparato ad amare le fissazioni, le debolezze, le idiosincrasie e le meschinerie di Bech, così come la sua irresistibile verve, il talento letterario e la simpatia caustica. Bech – come ha detto lo stesso Updike – più che un suo alter ego è un cocktail di elementi presi volta a volta da J.D. Salinger e Saul Bellow, da Norman Mailer e Philip Roth. Il sesso e i libri, la vita mondana e le relazioni romantiche sono gli altri ingredienti delle avventure assai poco avventurose di questo scrittore sui generis.
Riuniti per la prima volta in un unico volume, questi venti racconti – in parte mai tradotti in italiano – costruiscono un romanzo involontario, regalando alla letteratura un personaggio indimenticabile: narcisista, pavido, svogliato, ma che quasi suo malgrado riuscirà, tra alti e bassi sentimentali e professionali, a sposare la donna della sua vita e a farsi lasciare da lei; a faticare sempre per terminare un nuovo libro ma a vincere il Nobel; a girare il mondo ma desiderando solo di starsene a casa sua.