La vita a piedi nudi
Il libro di Pauls è un libro fatto di bagliori. Ogni bagliore una scena, ogni scena un'occasione per recuperare un episodio - perfettamente ricordato, perfettamente inventato - del proprio passato. Giorgio Vasta - la Lettura del Corriere della Sera
In questo piccolo artefatto letterario, agile nella lettura ed eterno nella memoria, Alan Pauls mescola ricordi, foto e riflessioni per scrivere una vera e propria ode alla spiaggia, luogo mitico e insostituibile per molti di noi.
La vita a piedi nudi – in parte saggio culturale, in parte autobiografia e in parte documento immaginario – è un omaggio a quel luogo dove continuiamo a essere felici, senza paura. Mare, sabbia, sole e l’euforia di ritrovarsi seminudi: la spiaggia preserva ancora oggi le virtù del paradiso naturale ma, in quanto selvaggia utopia, è anche un oggetto assolutamente culturale, carico di significati e valori sociali, che modellano la letteratura, il cinema e la comunicazione di massa.
Alternando ricordi d’infanzia e analisi culturale, Alan Pauls ripercorre le molteplici caratteristiche di uno spazio chiave della vita moderna: la spiaggia come esperienza intima e come stereotipo, simulacro di vita primitiva e conquista della civiltà, limbo personale e spettacolo moltitudinario, teatro di erotismi privati e scenario pubblico sexy che, ogni anno, dona nuova intensità alle nostre estati.
La spiaggia è contemporaneamente quello che è stato prima e quello che è venuto dopo, il principio e la fine, ciò che è ancora intatto e ciò che è già devastato, la promessa e la nostalgia.
Alan Pauls