Ascoltare il rumore
La riscoperta dell'analogico nell'era della musica digitale
Dobbiamo ancora imparare a vivere nel mondo audio più criticamente, per non farci fregare come con l’immagine ai tempi di Photoshop. Laura Piccinini - D la Repubblica
Negli ultimi decenni il mondo della musica ha attraversato una rivoluzione. La tecnologia audio analogica, così fedele alla percezione dei sensi umani, è stata sostituita da quella digitale, che registra e riproduce il suono attraverso una codifica binaria di 0 e 1. I vinili sono stati rimpiazzati di volta in volta dai cd, dagli mp3, dai servizi di streaming; la musica è stata semplificata e resa più accessibile ed economica. Il segnale è stato distinto dal rumore. Ma chi decide cosa è segnale e cosa rumore? Non rischiamo di perdere, insieme a quel «rumore», altre informazioni e qualità fondamentali per comprendere ciò che ascoltiamo?
Questo libro prova a spiegare il nostro rapporto con i suoni e con la tecnologia che li veicola, chiamando in causa princìpi di acustica, riflessioni sull’industria musicale e sui condizionamenti imposti agli artisti, episodi di storia della musica e descrizioni delle tecniche di registrazione. Ci accompagna in studio con Frank Sinatra e gli Oasis, ci mostra i meccanismi interni di un iPhone, ci trascina in piazza per vedere all’opera il «microfono umano» di Occupy Wall Street. Ma, allargando lo sguardo dalla musica ad altri ambiti della vita quotidiana – la lettura, la comunicazione, l’accesso all’informazione – ci aiuta anche a riflettere, in modo critico e consapevole, sui limiti e i paradossi del mondo digitale in cui viviamo.
Leggi un estrattoQuando ascoltiamo il rumore, ascoltiamo lo spazio che ci circonda e la distanza che ci separa. Ascoltiamo al di sotto della superficie e ascoltiamo insieme in un tempo condiviso.
Damon Krukowski