Fulminante e fatale. Julio Cortázar
Juan José Arreola, puntiglioso artigiano della parola, solitario e individualista, ha rincorso con l’ostinazione dell’autodidatta la sintesi assoluta per tutta la sua carriera di scrittore, producendo alcuni dei racconti più significativi della letteratura latinoamericana.
Pubblicato oggi in una nuova traduzione di Stefano Tedeschi, il Confabulario di Arreola è una raccolta di racconti e prose che sfidano qualunque tentativo di classificazione: dall’aforisma alla satira, dal fantastico al visionario, dal grottesco al noir.
Un vero e proprio tour de force letterario che ci porta al cuore della produzione di un autore ormai considerato un classico. Uno scienziato che si propone di salvare le anime dei ricchi facendo passare un cammello per la cruna di un ago, un eroe cittadino della cortesia sugli autobus, un misterioso addetto agli scambi in una stazione di treni di provincia: questi e molti altri personaggi popolano un libro in cui, da una pagina all’altra, il lettore non troverà che sorprese.
Il forestiero arrivò senza fiato alla stazione deserta. La sua grande valigia, che nessuno aveva voluto portare, lo aveva terribilmente affaticato. Si asciugò il volto con un fazzoletto, e con la mano a visiera
guardò i binari che si perdevano all’orizzonte. Sfiduciato e pensieroso, consultò l’orologio: giusto l’ora in cui il treno doveva partire.