Un romanzo in cui un mondo riportato in vita con tutte le sue contraddizioni ha il potere di irradiare intorno a sé la luce dell’autenticità. Livia Manera - la Lettura del Corriere della Sera
L’autrice costruisce e decostruisce, mostra la storia e quello che sta dietro, toccando temi cruciali come il rapporto tra insegnanti e allievi, tra verità e finzione. Cristina Taglietti - Sette del Corriere della Sera
Sono gli anni Ottanta; David e Sarah, quindicenni, frequentano un’accademia d’arte drammatica e si sono appena innamorati; come molte storie adolescenziali, la loro sarà breve, intensa, piena di passione e di incomprensioni, esposta alle interferenze dei coetanei e degli adulti, fra cui il carismatico professor Kingsley. A distanza di quindici anni, un’ex compagna di scuola ripercorre gli eventi di quei mesi da un altro punto di vista, rivelando che ciò che ci è stato raccontato è solo una versione imperfetta e parziale dei fatti. E ancora più avanti nel tempo, con un ulteriore ribaltamento di prospettiva, scopriremo (forse) la dolorosa verità.
Un romanzo a più voci che racconta l’amicizia, il desiderio, la fragilità e le ossessioni degli adolescenti, le dinamiche di sesso, potere e consenso, il delicatissimo rapporto fra insegnanti e allievi e l’attrito fra verità e finzione in ogni forma di racconto, dal teatro alla letteratura; appassionante e sorprendente, ricco di sottigliezza psicologica e colpi di scena, è l’opera che ha definitivamente consacrato presso critica e pubblico un’autrice già finalista al premio Pulitzer.
Leggi un estrattoPer David, l'amore era dichiarazione. Che altro, se no?
Per Sarah, l'amore era un segreto condiviso. Che altro, se no?