Jim Lewis è ormai in pieno possesso di una potente voce letteraria le cui caratteristiche sono le più difficili da incontrare: integrità, empatia, seduttività narrativa e saggezza. Jeffrey Eugenides
I fantasmi sono ovunque, tra un atto e l'altro, dentro questa città che è patria di tutti. Delle coppie dell'Upper East Side e di chi va alla ricerca di un farmaco al mercato nero. Di un suicida in cima a un ponte e di tutti i morti che ci hanno abitato. Alessio Torino - La Lettura del Corriere della Sera
Jim Lewis è uno di quegli scrittori che hanno sempre covato sotto la cenere: scrittori per gli scrittori, si sarebbe detto. Autori abilissimi, che coltivano la propria poetica senza pensare al pubblico e si dedicano alla costruzione del loro mondo letterario, in attesa di un riconoscimento. Del romanzo che, senza ombra di dubbio, li incoronerà. "Fantasmi di New York" è quel libro. Giulio D’Antona - Tuttolibri – La Stampa
Cos’è una metropoli se non un costante incrociarsi di destini? In questo romanzo Jim Lewis racconta le vicende, sottilmente intrecciate fra loro, di una fotografa tornata in città dopo dieci anni di assenza, un mercante d’arte finito sul lastrico per amore, un cantante di strada dalla voce miracolosa, uno studente africano di relazioni internazionali dal passato familiare burrascoso – ma tutto attorno ci sono le luci, le ombre, l’andirivieni, il frastuono, il silenzio, la musica, i traffici, i piccoli gesti di generosità, amore, disperazione, i segreti, le morti e gli attimi di pura magia che alimentano l’energia collettiva di New York.
Ambientato in un tempo volutamente imprecisato fra gli anni Ottanta e il XXI secolo, animato da una scrittura vivida ed empatica che danza fra passato e futuro, Fantasmi di New York è una originalissima sinfonia letteraria che rivelerà al pubblico italiano il «raro talento» (per citare il New York Times) di Jim Lewis.
Leggi un estrattoA New York nessuno muore senza lasciarsi dietro uno spettro. Chiunque sia mai stato su quest’isola rimane qui: chiunque sia mai venuto qui a vivere, e abbia amato o odiato questo posto, o vi abbia amato o odiato qualcuno.
Jim Lewis