Feel free. Idee, visioni, ricordi
Nel modo particolare che ha di pensare tracciando costellazioni, legando cioè cose che tra di loro non c'entrano nulla, riesce a rendere cool qualsiasi soggetto. Laura Pezzino - Vanity Fair
Proprio a questo serve la letteratura: a offrire lo sconosciuto, l’inedito, il visionario, l’Aperto. Come fa la stessa Smith in questo suo libro appassionato. Franco Marcoaldi - D la Repubblica
Oltre a essere una delle narratrici britanniche di maggior successo della sua generazione, Zadie Smith è anche una brillante autrice di non-fiction. Feel Free raccoglie ventisei articoli e saggi scritti fra il 2010 e il 2017, che spaziano fra l’analisi politica e la critica culturale, l’autobiografia e la riflessione. In queste pagine l’occhio penetrante della scrittrice si concentra di volta in volta su popstar del calibro di Jay-Z e Justin Bieber, su artiste di culto come Billie Holiday e Joni Mitchell, su Mark Zuckerberg, sul referendum della Brexit, sui giardini di Roma o sui cartelloni pubblicitari di New York, o ancora su una foto di famiglia scattata trent’anni fa: ma supera sempre lo specifico oggetto della sua attenzione per abbracciare questioni più ampie o apparentemente lontane. Da un video di David Bowie si ricava un consiglio di scrittura, da un quadro del Settecento un ragionamento sull’identità femminile. Seguire le ipotesi e le intuizioni di Zadie Smith, lasciarsi guidare dalla sua intelligenza curiosa e dalla sua miscela di autorevolezza e autoironia, dà al lettore il senso di una continua, gioiosa, libera esplorazione del mondo che lo circonda: un potente antidoto al ritratto appiattito e opprimente che di quello stesso mondo tendono a darci i media e i social network.
Leggi un estrattoPer me la letteratura è un modo di chiedersi: e se le cose fossero diverse da quelle che sono? E una componente centrale della questione è chiedermi: e se io fossi diversa da quella che sono?
Zadie Smith