Il talento e l’originalità di Bolaño sono capaci di aggiungere carne a Borges, politica a Rodolfo Wilcock, struttura a Nicanor Parra. Andrés Neuman
Certi scrittori entrano nelle nostre vite all’improvviso e iniziano una rivoluzione silenziosa... Vasco Brondi - Tuttolibri – La Stampa
Nelle poesie che compongono I cani romantici – scritte in Catalogna tra il 1980 e il 1998 – convivono gli elementi narrativi che qualche anno più tardi avrebbero reso Roberto Bolaño immortale nelle Lettere: entriamo in un mondo fatto di detective e poeti, dove fanno capolino allo stesso modo Daniel Defoe, Nicanor Parra e Sam Peckinpah, in cui Barcellona e Città del Messico appaiono come poli opposti e sempre coesistenti nell’immaginario dell’autore.
Tanto poetica è la prosa di Bolaño, quanto narrativa è la sua poesia, in una commistione di generi che punta a un unico obiettivo: la parodia dei generi stessi, a favore di un’immaginazione che è al tempo stesso quotidiana e visionaria.
Così, i quarantatré componimenti che formano il volume raccolgono e ricostruiscono in modo caleidoscopico le riflessioni e le esperienze dello scrittore alla luce dei suoi spostamenti tra Cile, Messico e Spagna, donando al lettore l’immagine perfetta della fucina di idee che negli stessi anni avrebbe dato vita ai Detective selvaggi.
Leggi un estrattoA quel tempo avevo
vent'anni
ed ero pazzo.
Avevo perso un paese
ma guadagnato un sogno.