Pubblicato nel 1929, e considerato uno dei grandi romanzi che inaugurano la letteratura argentina moderna, I sette pazzi racconta il bizzarro piano di un gruppo di cospiratori improvvisati, alle prese con la loro personalissima rivoluzione che muterà le sorti del paese, e che sarà finanziata grazie alla gestione di una catena di bordelli. Il protagonista, Erdosain, ladro e inventore di strambi fiori metallizzati, si imbarca nell’irrealizzabile impresa accompagnato da figure memorabili come l’Astrologo, il Ruffiano Melanconico, l’ebreo Bromberg e il Cercatore d’Oro. Tra immagini surreali e humour nero, Arlt ci regala un vero gioiello di dolore e follia, il viaggio nella mente di un uomo che sogna di cambiare l’ordine del mondo, ma è destinato inevitabilmente a fallire.
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Inoltre chi ti dice che questo non sia a fin di bene? Chi sono quelli che finiranno per fare la rivoluzione sociale? Sono i truffatori, i disgraziati, gli assassini, i ladri, tutta la teppa che soffre, laggiù in basso, senza nessuna speranza! O credi forse che la rivoluzione la faranno gli impiegatucci e i bottegai?
Roberto Arlt