Pubblicati in Messico nel 1972, e tradotti per la prima volta in italiano, questi sette racconti sono altrettante gemme letterarie: storie in cui il fantastico si fa verosimile e il quotidiano spettrale. Un bambino si smarrisce in un bosco, un adolescente sperimenta il primo amore e la prima delusione, uno scrittore finisce col diventare protagonista della sua inquietante fantasia letteraria, una vecchia signora si compiace nel veder sfiorire la sua amica di sempre. In questa raccolta emergono i temi prediletti da Pacheco: il sentimento nostalgico dell’infanzia, la graduale perdita dell’innocenza, la disillusione e la concretezza dell’età adulta.
Leggi un estrattoNon ci crederete, direte che sono uno sciocco, ma da bambino i miei sogni erano volare, diventare invisibile e vedere i film a casa mia. Mi dicevano: aspetta che arrivi la televisione, sarà come avere un cinema nella tua stanza. Ormai sono grande e ci rido su. Ovvio, ci sono televisori dappertutto e so che nessuno può volare, a meno che non salga su un aereo. La formula dell’invisibilità non è ancora stata scoperta.
José Emilio Pacheco