Rebecca Kauffman ricorda la grande Alice Munro. - The Times
L’ultimo romanzo di Rebecca Kauffman ha un ritmo narrativo perfetto. Rossana Camisi - iO Donna
Il nuovo romanzo di Rebecca Kauffman ruota attorno alle vicende di una famiglia della Virginia rurale, gli Shaw, fra gli inizi del Novecento e la fine degli anni Cinquanta, seguendo i sette fratelli e sorelle e il modo in cui si riverbera nelle loro vite un evento traumatico avvenuto in circostanze poco chiare: la morte prematura della madre. In una serie di capitoli che vanno avanti e indietro nel tempo illuminando ciascuno un piccolo evento carico di suggestioni, l’autrice ricama con sapienza la rete di rapporti, ricordi, incomprensioni e segreti che lega i personaggi: chi rimane nella casa paterna e chi ne fugge, chi trova l’amore e chi combatte una dipendenza, chi prova a dimenticare e chi cerca incessantemente risposte, chi a sua volta mette su famiglia; sullo sfondo, la Grande Depressione, la seconda guerra mondiale, gli albori della controcultura.
Dopo La casa dei Gunner e La casa di Fripp Island, Rebecca Kauffman si conferma una magistrale orchestratrice di romanzi corali, e una scrittrice capace di cogliere con sguardo acutissimo i dettagli e le sfumature attorno a cui costruire personaggi indimenticabili.
Leggi un estrattoSi riesce a mentire solo per un certo tempo, anche a sé stessi. Il cervello riesce a dividersi in due solo un certo numero di volte prima che la verità salti fuori, urlando come un’ossessa e brillando come una fiamma, e si rifiuti di essere messa a tacere o ignorata per un secondo di più.
Rebecca Kauffman