Ortuño è uno degli autori messicani più famosi della sua generazione, uno scrittore brillante e un ritrattista in grado di trasformare i vizi e i sentimenti più triviali, ma estremamente umani, in letteratura pura. - El País
Santa Rita è un’immaginaria città di frontiera nel sud del Messico, un passaggio obbligato per chi cerca fortuna negli Stati Uniti. È qui che Irma, una giovane assistente sociale con una figlia di sette anni e un divorzio alle spalle, viene inviata per gestire un’emergenza presso la Commissione Nazionale Migrazione: la morte di centinaia di migranti a seguito di un incendio in un centro di accoglienza. Quello che però Irma ancora non sa è che portare sua figlia con sé non è stata una buona idea, come non lo è entrare in contatto con una sopravvissuta, tentando di proteggerla. Ancor meno lo è fidarsi dei funzionari governativi del posto, incompetenti e corrotti, che sembrano non far nulla per prendere in mano la situazione.
Costruendo il romanzo come un caleidoscopio di voci e punti di vista, che alternano sarcasmo e amarezza, Ortuño ci offre una storia appassionante ed estremamente attuale, dai toni noir, e al tempo stesso indaga il difficile rapporto tra un individuo e il paese in cui vive.
L'acqua è il contrario del fuoco. O la stessa cosa, forse. Se glielo permetti, ti ucciderà. Ma puoi addomesticarla e immergertici dentro con la certezza di riemergere.
Antonio Ortuño