La vita breve
“La vita breve” è un continuo, geniale trascolorare di una forma nell’altra, un algoritmico contrappunto di voci che compongono il silenzio perfetto. Sandro Veronesi - la Lettura del Corriere della Sera
La prosa avvolgente e incisiva di Onetti, resa magnificamente nelle nuove traduzioni, è una delle vette più alte di tutta la letteratura in lingua spagnola del Novecento. Stefano Tedeschi - Alias - il manifesto
Leggere (o rileggere) Onetti: per verificare ancora una volta che la letteratura latinoamericana non è mai stata soltanto giovani donne che ascendono al cielo o uomini che vagano tra le mangrovie; per scoprire, negli inferni che l’autore uruguayano ci racconta, la luce obliqua di una disperata furia morale contro l’insensatezza del tempo e della vita. Bruno Arpaia - Il Venerdì di Repubblica
Juan María Brausen è impiegato in un’agenzia pubblicitaria di Buenos Aires e vive con la moglie Gertrudis. Sta lavorando al soggetto per un film che decide di ambientare nell’immaginaria città di Santa María, di sua invenzione, mentre dedica anima e corpo a decifrare i dialoghi stentati che gli arrivano dalla casa della vicina: tutto gli sembra più degno di nota del suo presente. Alla pari di un Don Chisciotte dei giorni nostri, più la vita reale si farà grigia e insopportabile – sta per essere licenziato, la moglie è malata e si chiude in un guscio di incomunicabilità –, più Brausen tenderà a rifugiarsi nelle sue fantasticherie, e a identificarsi con il suo protagonista inventato: il dottor Díaz Grey. Non si limita a immaginare un’altra vita, vuole essere un altro. Ma fino a che punto potrà spingersi?
Ben presto realtà e finzione si mescolano pericolosamente, in una storia dai toni noir, per dare vita a uno dei romanzi più ambiziosi del ventesimo secolo – «stilisticamente perfetto», scrive Sandro Veronesi nella postfazione al volume – che segnerà un prima e un dopo nell’opera di Onetti e nella letteratura latinoamericana tutta.
Leggi un estrattoIl problema non è che la vita promette cose che mai ci darà; il problema è che ce le dà sempre e sempre ce le toglie.
Juan Carlos Onetti