John Updike è il grande, simpatico stregone della letteratura americana, e questo romanzo è una delle sue opere più ambiziose. - The New York Times Book Review
Non tutti sanno che questo romanzo è un piccolo capolavoro. Antonella Lattanzi - la Lettura del Corriere della Sera
Alexandra, Jane e Sukie sono tre donne divorziate che vivono nella letargica e puritana cittadina di Eastwick. Un normalissimo gruppo di amiche single che si riuniscono il giovedì sera per spettegolare, se non fosse che, da quando si sono liberate dei loro mariti, sono visitate da poteri soprannaturali. Nulla più che fluttuare in aria, leggere nel pensiero, o evocare un temporale. Sarą l’incontro con l’eccentrico milionario Darryl Van Horne, uomo dai modi volgari ma perversamente magnetico, a scatenare tutta la magia delle tre streghe, innescando una spirale di desiderio, tradimento e vendetta che seminerà lo scompiglio tra i benpensanti di Eastwick.
Con una strizzata d’occhio al realismo magico, la penna magistrale di John Updike ci consegna un gioiello di black humour, una gustosa satira che mette a nudo tanto il perbenismo borghese quanto la controcultura giovanile e la rivoluzione sessuale; e insieme un inno al potere femminile, una gioiosa celebrazione dei misteri del corpo e della fertilità.
Le aure delle tre streghe si fusero sotto la luce stellare, una rosa, una viola e una fulva, mentre quella rigida, marrone e retrattile di Van Horne gli aleggiava sopra la testa come una goffa aureola di legno su un santo in una misera chiesa messicana.
John Updike