Conoscere Rodolfo Walsh è, per il lettore, un’esperienza straordinaria. Massimo Carlotto
Undici racconti polizieschi scritti a regola d’arte, con la prosa limpida che sempre caratterizza Rodolfo Walsh, e impregnati di un dolce aroma bonaerense, di un umorismo sottile.
Come quelli scritti da Borges, i racconti polizieschi di Walsh hanno la virtù di unire argomenti plausibili e soluzioni verosimili, spesso frutto di un puro rigore deduttivo e di una conoscenza approfondita delle regole del giallo. Pubblicata postuma nel 1987, e tradotta per la prima volta in italiano, questa raccolta contiene i più celebri racconti scritti da Walsh tra il ’51 e il ’61, e testimonia la grande capacità dell’autore di unire lo spunto di genere con una scrittura impeccabile.
1.
Il primo portoghese era alto e magro.
Il secondo portoghese era basso e grasso.
Il terzo portoghese era nella media.
Il quarto portoghese era morto.
2.
«Chi è stato?», domandò il commissario Jiménez.
«Io no», disse il primo portoghese.
«Io neppure», disse il secondo portoghese.
«Io nemmeno», disse il terzo portoghese.
Il quarto portoghese era morto.