Paradiso
Un romanzo imprescindibile per chi vuole imparare a scrivere, per chi vuole imparare a leggere. Per chi vuole imparare a guardare il mondo. Matteo Nucci
Ci sono molti modi per entrare in Paradiso, e almeno il doppio per perdercisi dentro. Nicola Lagioia
Paradiso è il primo romanzo di José Lezama Lima: uscito nel 1966, dopo una gestazione di ben diciassette anni, è ritenuto il capolavoro dell’autore cubano e una delle opere più innovative della narrativa in lingua spagnola. Accolto con entusiasmo dagli scrittori dell’epoca, il libro fu uno scandalo per la critica ufficiale, che lo considerò ermetico e morboso, soprattutto per le allusioni a relazioni omoerotiche.
L’opera, concepita da Lezama Lima come il culmine della sua riflessione poetica, traccia la vita e la formazione del poeta José Cemí Olaya, dall’infanzia agli anni universitari, narrando parallelamente la storia della famiglia del protagonista.
Con una prosa ricchissima e alluvionale, in una composizione che unisce barocco e surrealismo, Paradiso non è un’autobiografia né un romanzo di formazione, è il vero e proprio libro di una vita.
È stato selezionato da El Mundo come uno dei cento migliori romanzi del Novecento.
Il teatro notturno di Baldovina era la Casa del Capo. Quando il padrone non c’era, appariva più incombente la sua figura, diventava più rispettata e temuta e tutto prendeva valore in rapporto alla gravità della paura rispetto a quell’assenza.
José Lezama Lima