Per una tomba senza nome
Per una tomba senza nome prosegue la saga di Santa María, il luogo mitico e immaginario creato da Onetti.
La voce narrante è quella di Díaz Grey, il medico locale, che tutto osserva e racconta. Jorge Malabia, unico partecipante a un misero funerale, riferisce a Grey la storia di Rita (la donna che ha fatto seppellire), e del suo inseparabile capro, fatta di raggiri, trucchi per ottenere infinite elemosine, squallide frequentazioni maschili. Quando finalmente la vicenda sembra chiarirsi, Jorge pone in dubbio la veridicità della storia che lui stesso ha raccontato. Rita è davvero Rita o tutt’altra persona?
La narrazione ricomincia, non sappiamo più a quale versione credere, mentre ci lasciamo turbare dall’impossibilità di conoscere una verità univoca, e affascinare da una scrittura memorabile e avvolgente.
Per una tomba senza nome, non più disponibile in italiano da 33 anni, è il capolavoro ritrovato di quello che Cortázar ha definito «il più grande romanziere latinoamericano».
Leggi un estrattoMi lasciai offrire da bere e, attraverso la finestra insaponata, guardai con entusiasmo l’estate nella piazza, intuii un senso di felicità oltre le nuvole secche dei vetri.
Juan Carlos Onetti