The Buenos Aires affair.
Romanzo poliziesco
Torna "The Buenos Aires Affair”, il romanzo di Manuel Puig che, all’uscita, fu censurato in Argentina. Un personalissimo omaggio al noir che anticipa “Il bacio della donna ragno”. Loris Tassi - Robinson di Repubblica
Manuel Puig è uno degli autori argentini più moderni e audaci del Novecento. Francesca Lazzarato - Alias – il manifesto
The Buenos Aires Affair è uno dei romanzi chiave di Manuel Puig: apparso per la prima volta nel 1973, è stato ritirato dalle librerie con l’accusa di pornografia e rimesso sul mercato dopo la censura di alcune scene erotiche e dei riferimenti alla politica peronista. La storia si apre nel maggio del 1969, quando Gladys – giovane artista plastica dall’incerta fortuna – scompare in circostanze misteriose. Ad accorgersene è la madre: disperata, non trova la figlia da nessuna parte e tutti gli indizi fanno pensare sia stata rapita.
Perché Gladys se n’è andata senza lasciare nemmeno un biglietto e portando con sé solo una vecchia pelliccia fuori moda? E chi è Leo, l’affascinante e tormentato critico d’arte di cui Gladys è follemente innamorata?
Alla tossica relazione tra i protagonisti, e ai fantasmi del passato che non cessano di ossessionarli, fanno da sfondo New York, Washington e Buenos Aires, metropoli cupe sopraffatte da un presagio di violenza. Definito dall’autore come «Romanzo poliziesco», The Buenos Aires Affair è un intrigo nel quale la vera indagine è quella psicologica e i fatti ci appaiono – come sempre in Puig – attraverso stralci di conversazioni telefoniche, interviste e infinite citazioni hollywoodiane. Il risultato è un eccentrico caleidoscopio di voci, una scrittura moderna capace di raccontare l’animo umano e le sue miserie con sguardo impietoso ma sempre ironico.
Da quando mi sento bella sono in preda alla curiosità. Sono una bella istintiva o una bella esistenziale?
Manuel Puig