Un bacio prima di morire
Un classico moderno, l’esordio di un romanziere di talento, la lucida e agghiacciante esplorazione di una mente pericolosa che ha prodotto due versioni cinematografiche. Paola Piacenza - iO Donna
I destini di una ricca famiglia newyorkese e di un arrampicatore sociale piacente e spregiudicato si intrecciano quando Dorothy, la figlia più giovane del magnate del rame Leo Kingship, si innamora di un compagno d’università di qualche anno più grande. Qualcosa va storto, però, perché Dorothy resta incinta prima del matrimonio, e i due ragazzi sono costretti a rivedere i loro piani per il futuro. Quello che Dorothy non sa è che i piani del suo fidanzato sono già fin troppo dettagliati, e inclinano pericolosamente dalla parte del denaro più che da quella dell’amore…
Un bacio prima di morire è il primo romanzo nato dalla penna (e dal genio) di Ira Levin, l’autore di Rosemary’s Baby. Accolto alla sua pubblicazione, nel 1953, dagli elogi del New York Times e del New Yorker, fu premiato l’anno seguente con un prestigioso Edgar Allan Poe Award; nel corso degli anni la sua perfetta trama «hitchcockiana» ha ispirato due fortunate trasposizioni cinematografiche, la più recente, nel 1991, con Matt Dillon, Sean Young e Max von Sydow.
Leggi un estrattoSi sollevò sulle punte, elettrizzata, e gli diede un bacio sulla guancia. «Ti amo da morire», gli sussurò.
Lui le fece un bel sorriso.