Una vita prima di questa
Implacabile, Trías non lascia scampo al lettore, ponendolo di fronte a un finale perturbante. L’unica consolazione è la certezza di aver trascorso alcune splendide ore di grande letteratura. - El Cultural
L’attento uso del linguaggio, limpido quanto la vicenda è tenebrosa, colmo di sottili sfumature e attraversato da improvvisi lampi lirici, dà vita a una suggestiva scrittura per immagini in cui tutto (oggetti, animali, luci, suoni, odori) prende vita. Francesca Lazzarato - il manifesto
Una vita prima di questa è la storia ipnotica di una donna in lotta contro il mondo, in una spirale di incubi e tenerezza.
«Il mondo è questa casa», sostiene Clara. In quella casa, la porta è chiusa a chiave, le finestre sono oscurate con delle coperte. In quella casa, Clara vive trincerata insieme al padre, la figlia appena nata e un canarino in gabbia. Preda delle sue paure e di un passato innominabile, intrappolata in una sorta di delirio emotivo, è convinta che il mondo esterno sia una feroce minaccia dalla quale deve proteggere la sua famiglia. Una battaglia che la obbligherà presto o tardi ad affacciarsi sull’abisso che ha dentro, fatto di incertezze e troppo amore.
Un romanzo sconvolgente, da leggere con il fiato sospeso, in cui l’autrice sembra suggerirci che, spesso, la vera minaccia non è fuori ma dentro di noi.
Avrei voluto dirgli che il mondo stava sprofondando, che noi eravamo l’unico mondo possibile.
Fernanda Trías