«Conoscere Rodolfo Walsh», scrive Massimo Carlotto nella prefazione, «è, per un lettore, un’avventura straordinaria. E questi tre racconti sono il miglior modo per entrare in sintonia con il suo universo narrativo». Tre storie poliziesche, con lo stesso protagonista: Daniel Hernández, un semplice correttore di bozze che si improvvisa detective e, grazie alla meticolosità e alla precisione che caratterizzano il suo lavoro, riesce a risolvere tutti gli enigmi nei quali si trova coinvolto. Hernández è una di quelle figure marginali amate da Walsh, che incarnano l’aspirazione alla verità. Variazioni in rosso è un piccolo gioiello stilistico: animato da una scrittura coinvolgente e godibile, racchiude l’elemento chiave dell’intera opera – e vita – dell’autore: la difesa della giustizia a ogni costo.
Leggi un estrattoQuando il cadavere di Carla de Velde fu trovato nello studio di Duilio Peruzzi, una voce ben localizzata ma inarrestabile, come un filo d’acqua tra le rocce, assicurò negli ambienti artistici e letterari della città che l’ormai celebre pittore aveva realizzato il più abile dei suoi trucchi pubblicitari. Alcuni arrivarono ad affermare che tutta la sua carriera precedente tendesse a quel culmine perfetto e stupefacente. altri, più prudenti o vendicativi, sostennero che Peruzzi aveva portato agli estremi dogmatici la marcata necrofilia che si avvertiva nei suoi ultimi quadri. I suoi ammiratori più pericolosi osservarono che la morte di Carla de Velde e le circostanze che la attorniarono erano gli elementi della più prodigiosa opera d’arte dei nostri tempi scellerati...
Rodolfo Walsh
