Pubblichiamo oggi il primo racconto della raccolta Le cose che non facciamo di Andrés Neuman accompagnato dalla lettura in lingua originale dell’autore.
«La felicità»
di Andrés Neuman
traduzione di Silvia Sichel
Mi chiamo Marcos. Ho sempre voluto essere Cristóbal.
E non intendo dire che voglio chiamarmi Cristóbal. Lui è mio amico; stavo per dire il migliore, e dirò invece che è l’unico.
Gabriela è mia moglie. Mi ama molto e va a letto con Cristóbal.
Lui è intelligente, sicuro di sé e un agile ballerino. Sa perfino montare a cavallo. Padroneggia la grammatica latina. Cucina per le donne. Poi se le pappa. Io direi che Gabriela è il suo piatto preferito.
Qualche sprovveduto potrebbe pensare che mia moglie mi tradisca: niente di più falso. Ho sempre voluto essere Cristóbal, ma nel frattempo non sto con le mani in mano. Mi esercito a non essere Marcos. Prendo lezioni di ballo e ripasso i miei manuali universitari. So bene che mia moglie mi adora. Ed è tale la sua adorazione, che la poverina va a letto con lui, con l’uomo che vorrei essere. Tra i pettorali sviluppati di Cristóbal, la mia Gabriela mi aspetta ansiosa a braccia aperte.
Una simile pazienza mi riempie di gioia. Spero solo che il mio zelo sia all’altezza delle sue speranze e che un giorno non lontano arrivi il nostro momento. Quel momento d’amore indissolubile che lei ha tanto preparato, ingannando Cristóbal, adattandosi al suo corpo, al suo carattere e ai suoi gusti, per sentirsi il più possibile felice e a suo agio quando io sarò come lui e lo lasceremo solo.
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